De Filippis

 

De Filippis-Delfico

 

(Teramo, 1820)

biblioteca - archivio virtuale

Stemma famiglia De Filippis-Delfico, Teramo, 1820

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Delfico

(Napoli, sec. XVIII)

(Teramo, sec. XV)

Stemma famiglia De Filippis, Napoli, sec.XVIII

Stemma famiglia Delfico, Teramo, sec.XV

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Le origini della famiglia De Filippis Delfico

di Massimo De Filippis Delfico

La famiglia De Filippis Delfico trae le proprie origini a seguito del matrimonio celebrato a Teramo il 16 ottobre 1820  tra Gregorio de Filippis (* Napoli 20.10.1801 + Teramo 04.05.1847), Conte di Longano, figlio di Trojano e di Aurora Ciccone, e Marina Delfico (* S. Marino 27.09.1801 + Teramo 19.02.1867), unica figlia ed erede del Marchese Orazio (*1769 +1842), figlio di Giovan Bernardino (*1739 +1814), fratello del filosofo illuminista e uomo politico Melchiorre Delfico (*1744 +1835) e della patrizia ascolana Diomira Mucciarelli (*Ascoli 1780? +Teramo 1844).

Negli sponsali, rogati dal notaio Altobrando De Paulis Fedele di Teramo il 15 giugno 1820, Orazio Delfico, tra vari patti e convenzioni, accolti dal "futuro sposo Gregorio de Filippis" al punto 8° del capitolo matrimoniale dispone che "Il medesimo Signor Conte Don Gregorio dovrà riunire al proprio Cognome quello di Delfico in tutti gli Atti, tanto pubblici, che privati" e ciò, naturalmente, per consentire la successione dell’illustre famiglia teramana.

Marina Delfico era rimasta la sola erede della famiglia a seguito della prematura morte della sorella Caterina (*1799 +1801). Al termine dell'articolo sono pubblicate le immagini e la trascrizione degli sponsali di Gregorio De Filippis e Marina Delfico (Archivio di Stato di Teramo, Atti dei Notai, not. Altobrando De Paulis Fedele, b. 1047, vol. 16, cc. 173-179.). Dal matrimonio di Gregorio e Marina nacquero nove figli che moltiplicarono la discendenza, Troiano, Bernardino, Melchiorre, Filippo, Aurora, Ludovico, Margherita, Michele, Rosa. In un dipinto probabilmente eseguito negli anni 1843-44, eseguito dal primogenito Troiano,  è rappresentata la famiglia al completo.

 

Dati anagrafici dei figli di Gregorio De Filippis e Marina Delfico:

 

Troiano

*Teramo,24.07.1821 +Montesilvano,09.05.1908,

sp. a Loreto il 17.02.1870 Bianca Casamarte Treccia di Campotino, *Loreto,16.06.1840  +Montesilvano,10.03.1908

 

Giovan Bernardino

*Teramo,06.04.1823 +Teramo,28.11.1870,

sp. a Chieti il 30.11.1850 Maria Michela Martinetti, *Atri,09.01.1832 +Teramo,07.09.1915

 

Melchiorre

*Teramo,26.03.1825 +Portici,22.12.1895,

sp. a Napoli il 06.09.1862 Concetta Sposito, *Napoli,09.12.1843 +Portici,08.12.1889

 

Filippo

*Teramo,23.03.1827 +Montesilvano,10.01.1907,

sp. a Larino il 21.12.1848 Cleomene Fallocco, *Larino,02.03.1829  +Montesilvano,14.07.1897

 

Aurora

*Teramo,03.12.1829 +Silvi,26.11.1894,

sp. a Teramo il 20.06.1849  Ambrogio Rossi, *Mosciano,26.03.1819 +1884(?)

 

Lodovico

*Teramo,02.01.1833  +Montesilvano,17.11.1866

 

Margherita

*Teramo,02.12.1835 +L'Aquila,20.12.1910,

sp. a Teramo il 29.05.1856 Michele Iacobucci, *L'Aquila,26.03.1832 +L'Aquila,05.02.1891

 

Michele

*Teramo,02.05.1840 +Macerata,11.08.1905

 

Rosa

*Teramo,02.05.1843 +Montesilvano,20.01.1930,

sp. a Teramo il 22.02.1862 Giovanni Madonna, *Isola del Gran Sasso, 23.06.1841 +Montesilvano,23.07.1919

Sponsali di Gregorio De Filippis e Marina Delfico, c.173 r.

Sponsali di Gregorio De Filippis e Marina Delfico, c.173 r.

Archivio di Stato di Teramo, Atti dei Notai, not. Altobrando De Paulis Fedele, b. 1047, vol. 16, cc. 173-179

(Autorizzazione Prot. n. 1.9127/28.01.00 del 10.01.2008, per concessione del Ministero Beni e Attività Culturali)

Sponsali di Gregorio De Filippis e Marina Delfico, c.176 v. contenente la clausola sul cognome, punto 8°

Sponsali di Gregorio De Filippis e Marina Delfico, c.176 v. contenente la clausola sul cognome, punto 8°

Archivio di Stato di Teramo, Atti dei Notai, not. Altobrando De Paulis Fedele, b. 1047, vol. 16, cc. 173-179

(Autorizzazione Prot. n. 1.9127/28.01.00 del 10.01.2008, per concessione del Ministero Beni e Attività Culturali)

Sponsali di Gregorio De Filippis e Marina Delfico, c.179 r.

Sponsali di Gregorio De Filippis e Marina Delfico, c.179 r.

Archivio di Stato di Teramo, Atti dei Notai, not. Altobrando De Paulis Fedele, b. 1047, vol. 16, cc. 173-179

(Autorizzazione Prot. n. 1.9127/28.01.00 del 10.01.2008, per concessione del Ministero Beni e Attività Culturali)

Sponsali di Gregorio De Filippis e Marina Delfico, c. 179 v.

Sponsali di Gregorio De Filippis e Marina Delfico, c. 179 v.

Archivio di Stato di Teramo, Atti dei Notai, not. Altobrando De Paulis Fedele, b. 1047, vol. 16, cc. 173-179

(Autorizzazione Prot. n. 1.9127/28.01.00 del 10.01.2008, per concessione del Ministero Beni e Attività Culturali)

Trascrizione

c. 173 r. Regno delle due Sicilie

Oggi il dì quindici del mese di Giugno, anno mille ottocento venti Regnando Ferdinando I per la grazia di Dio

Avanti di noi Altobrando de Paulis fedele del fu Giovanni Basilio Regio Notajo di Teramo con lo studio in propria casa nel quarto di S. Giorgio, e de’ sotto segnati Testimonii aventi i requisiti dalla legge prescritti.

Si sono costituiti gli Eccellentissimi Signori Conjugi Marchese Don Orazio Delfico figlio del defunto Presidente Cavaliere Don Giamberardino, e la Signora Marchesa Donna Diomira Mucciarelli del fu cavaliere Don Oderigo di Ascoli, domiciliati in Teramo.

La Signora Marchesina Donna Marina Delfico figlia de’ nomati Signori Conjugi, domiciliata come sopra ed espressamente autorizzata dal detto suo Signor Padre.

Il Signor Don Ottavio Ciccone figlio del fu Regio Consigliere Don Francesco,

 

c. 173 v. di Napoli, attuale Comandante Generale delle Armi in questa Provincia, che interviene come Procuratore speciale della sua Germana Signora Baronessa Donna Aurora Ciccone, madre del Conte Don Gregorio de Filippis, procreato in costanza di matrimonio col fu Conte Don Trojano de Filippis di, lei primo marito come dall’atto di Procura del Regio Notajo Tommaso Maria del Re residente in Napoli del dì nove Giugno corrente anno, ivi registrata al quarto Uffizio li dieci Giugno detto anno Mille ottocento venti volume 96, fol. 62 casella 5°, numero progressivo 14158 per grani venti firmato […] che qui si alliga.

Il Signor Barone di San Giovanni Don Michele Genovese figlio del defunto Barone Don Giovan Battista di Napoli, ivi domiciliato, ed attualmente di passaggio in Teramo, il quale come attual marito della predetta Signora Baronessa Donna Aurora, approva l’Atto sudetto di Procura, ed autorizza il suo intervento all’infrascritto Atto.

 

c. 174 r. Ed il detto Signor Conte Don Gregorio de Filippis figlio del trapassato Conte Don Trojano, e di detta Signora Donna Aurora Ciccone, parimenti di Napoli, ivi domiciliato, al presente anche di passaggio in Teramo. Dette Signore Parti a Noi Notajo e Testimonj cognite.

Esse costituite Parti hanno stabilito i seguenti Articoli di convenzione pel matrimonio felicemente conchiuso e da contraersi secondo il rito di Santa Chiesa tra il nomato Signor Conte Don Gregorio de Filippis e la riferita Signora Marchesina Donna Marina Delfico, la cui celebrazione avrà luogo alla richiesta delle Parti.

1° Si contraggono i sudetti sponsali sotto regime dotale

2° Il Signor Marchese Don Orazio Delfico a contemplazione di tal matrimonio, dona alla detta sua Figlia Signora Donna Marina presente ed accettante a titolo di Donazione irrevocabile fra vivi, da imputarsele in leggettima (sic), i suoi beni immobili ch’egli possiede in tenimento di Montesil =

 

c. 174 v. vano Provincia di Teramo per la estensione che hanno con tutte e singule loro ragioni, ed intiero stato, liberi ed esenti, da qualsivoglia peso, menocchè quelle delle corrispondenti Contribuzioni Fondiarie. Quali Beni sono riportati all’articolo quattrocento quarantuno del Catasto provvisorio di quel Comune di Montesilvano, giusta rilevasi dal Certificato dell’Archivario Montani, registrato a Teramo al numero progressivo duemila trecento sessanta quattro li otto Giugno mille ottocento venti, volume 18, numero primo fol. 82 verso casella terza ricevuto grana venti firmato de Angelis, che parimenti si alliga: Ben vero quelli che si trovano riportati nella sezione B dal numero cinquecento sessantanove al cinquecento ottanta di detta Sezione inclusiva, come anche il Molino riportato nella Sezione D numero ventuno e tomoli cinque dei trentatre sotto il numero trentuno della stessa sezione

 

c.175 r. sono esclusi dalla donazione anzidetta avendoli il Donante a se riserbati, ad eccezione di questi che si sono come sopra notati, tutti gli altri a tenore del riferito Catasto provvisorio, sono precipuamente ed irrevocabilmente donati alla sudetta Signora Donna Marina..

Dona parimenti il sudetto Don Orazio alla medesima sua Figlia presente ed accettante a contemplazione del medesimo Matrimonio la Casa di abitazione, e Fabbrica, riportate sotto i numeri ottocento ventisei e ottocento ventisette, Sezione H del Catasto provvisorio di Teramo, articolo duemila cento sessantasette, come dal Certificato dell’anzidetto Archivario Montani, quivi registrato al numero progressivo duemila trecento sessantacinque li otto Giugno mille ottocento venti volume 18 numero 1° fol.82 verso Casella 2°, ricevuto grana venti firmato de Angelis, che similmente qui si alliga. Ben vero rimarrà a beneficio della Signora Marchesa Donna Diomira e del Signor Commendatore

 

c.175 v. Consigliere Don Melchiorre Delfico, duranti di loro vite a lunghissimi anni, l’uso di abitazione del Quartino superiore, come pure le dona allo stesso titolo la rendita annuale in Canoni, ammontante a circa tomoli sessantotto grano per terreni in enfiteusi in tenimento di Montesilvano, dette volgarmente tomolarie.

3° Sopra detti beni donati rimangono assegnati all’anzidetta Signora Donna Marina a titolo di Dote ducati ventimila; il resto di essi rimarrà di natura parafernale della stessa  e detti beni in specie obbligati per detta Dote.

4° Il Signor Marchese Donante riserba a se vita sua durante l’Amministrazione, e l’usufrutto de sudetti Beni donati, da percepirlo pienamente come per Legge. Sarà tenuto bensì corrispondere annui ducati trecento a detta sua Figlia, netti di ogni ritenuta.

5° Il futuro sposo Signor Conte fisserà insieme colla sposa il suo domicilio in questa Città di Teramo in Casa del detto Signor Marchese Don Orazio, e conviverà collo stesso e costui Signora Consorte Marchesa Donna Diomira, senza che possa

 

c.176 r. pretendere interesse alcuno della sudetta Dote.

6° Il sudetto Signor Marchese Don Orazio supplirà a tutte le spese occorrenti pel pieno mantenimento con corrispondere detti annui ducati trecento a detta sua Signora Figlia Donna Marina, ed esso Signor Conte Don Gregorio contribuirerà per le medesime la metà della sua vendita depurata da pesi, proveniente da cespiti, che qui appresso verranno indicati.

7° In ogni circostanza che detto Signor Conte non continuasse a convivere in Casa del suo Signor Suocero Don Orazio, si conviene ch’egli non potrà pretendere che l’interesse di soli ducati diecimila, de’ ventimila come sopra costituiti in Dote, alla ragione del cinque per cento, netto di ogni peso, in specie del decimo, di sortecchè il Signor Marchese Don Orazio in detto caso dovrà corrispondergli solo annui ducati cinquecento, esenti da qualunque ritenuta, e li detti annui ducati trecento alla Signora Donna Marina. Gli altri ducati diecimila dotali pro =

 

c.176 v. durranno a favore dello stesso Signor Conte uguale interesse alla medesima ragione del cinque per cento, netto come sopra, dal giorno che si consoliderà l’usufrutto de’ beni donati con la proprietà a beneficio della sua Consorte.

8° Il medesimo Signor Conte Don Gregorio dovrà riunire al proprio Cognome quello di Delfico in tutti gli Atti, tanto pubblici, che privati.

9° Detto Signor Conte dovrà ritirare al maturo i seguenti Capitali, ch’egli possiede in Napoli per rinvestirli in vantaggiosi impieghi in questa Provincia di Teramo, coll’intelligenza, ed approvazione del Signor Marchese Don Orazio.

Il Capitale di Ducati ventisettemila novecento trenta, che gli deve il Barone Don Girolamo Zona per resto del prezzo dell’ex Feudo di Longano, che fu a lui venduto dalla Famiglia de Filippis, pagabile detta sorte in più tanne, coll’interesse pendente la soluzione del sette e mezzo per cento, netti di qualunque peso, giusta l’istromento pel Notaro Don Tommaso del Re del dì sedici Settembre mille ottocento

 

c.177 r. diciotto, registrato in Napoli a diciassette Settembre sudetto anno fol. Cinquanta cinque verso Casella seconda libro primo Volume dieci numero seimila cento ottantanove per grana ottanta, firmato Mascia, oltre di altri ducati quattromila anche di residuo del sudetto prezzo, pei quali pende tuttavia giudizio, giusta vien divisato nel medesimo Istromento. Il detto Capitale si procurerà distrarlo al miglior partito, che riuscirà, ad oggetto di ritrarne al più presto il numerario corrispondente, da convertirlo in nuovi impieghi in questa Provincia.

L’altro di ducati seicento di cui gli è debitore il Cavaliere Don Giuseppe Andreotta coll’interesse all’otto per cento netto, come dall’Istromento per Notar Nicolò Montefusco di Napoli del dì primo Luglio mille ottocento diciotto, ivi registrato nel terzo Burò nello stesso giorno, mese ed anno numero diciassette mila novecento cinquantanove libro primo Volume trenta fol. Ventotto casella terza per grani ottanta = 80 firmato Dè Mascellij

Quello di ducati trecento settantacinque dovu =

     

c.177 v.   togli da Don Nicola dè Mauro, con interesse di annui ducati ventiquattro, e grana venti, netti di ogni ritenuta, giusta l’Istromento per Notar Don Tommaso Summonte di Napoli del dì venticinque Maggio mille ottocento tredici, ivi registrato il giorno due Giugno dello stesso anno Burò numero primo numero trentacinque fol. Ventuno verso, e secondo col decimo lire sedici e centesimi novantaquattro firmato = Monti.

L’altro Capitale poi dovutogli dallo stesso dè Mauro in ducati seicento trentuno, e grana trentadue di sorte, con interesse del sette e mezzo per cento netto, derivante da Istromento per detto Notaro Summonte del dì undici Dicembre mille ottocento dodici, registrato in Napoli nell’istesso giorno, mese ed anno, Burò secondo libro primo, e due Volume quarantanove fol. Trentatre, ricevuto Lira una e centesimi novanta – firmato- Monti; tal Capitale, come de mortuo, da esso Signor Conte si procurerà negoziarlo alla meglio che gli riuscirà per reimpiegarlo parimenti in questa medesima Provincia.

 

c.178 r.   Egli riterrà, ove così gli piaccia il Casino con Territorio e Giardino annessi, sito in Napoli quartiere Stella, luogo detto Conocchia, e il credito a suo favore iscritto sul Gran Libro del Debito pubblico di annui ducati duecento ventidue.

Il medesimo Signor Conte Don Gregorio trovasi Creditore della Casa del Duca di Civisano in molte migliaia, tra sorte ed interessi arretrati, ed in di lui nome si agisce presso il Tribunal Civile di Cosenza in concorso dei Creditori della sudetta Casa. Or tutto quello che in esito del giudizio verrà egli a conseguire sul prezzo dei beni del Debitore, che sono già sotto sequestro, dovrà ben anche impiegarlo in questa stessa Provincia di Teramo.

Gl’indicati effetti del detto Signor Conte, escluse le azioni, danno nello stato attuale la rendita effettiva di annui ducati duemila settecento settanta in circa.

Le Parti rispettivamente acconsentono al convenuto, e ciascuna per quello che la riguarda, ne promette il puntuale adem =

 

c.178 v.   pimento.

Di tutto ciò se n’è formato il presente Atto autentico, pubblicato co’ rispettivi Inserti, mediante lettura chiara ed intelligibile da Noi Notaro data ai surriferiti Signori Contraenti e Testimonj in questa Provincia del Primo Apruzzo Ultra nel Comune di Teramo, nella Casa Palaziata del prefato Signor Marchese Delfico sita nel quarto di San Giorgio, ov’è stato sottoscritto dall’indicato Signor Marchese Don Orazio Delfico figlio del defunto Presidente Cavaliere Don Giamberardino, dalla Signora Marchesa Donna Diomira Mucciarelli del fu Cavaliere Don Oderigo di Ascoli, dalla Signora Marchesina Donna Marina Delfico, figlia dl prelodato Signor Marchese Don Orazio, tutti e tre domiciliati a Teramo, dal Signor Don Ottavio Ciccone, figlio del fu Regio Consigliere Don Francesco di Napoli, attuale Comandante Generale delle

 

c.179 r.   Armi in questa Provincia di Teramo ivi residente, dal Signor Barone di San Giovanni Don Michele Genovese, figlio del defunto Barone Don Giovan Battista di Napoli ivi domiciliato, dal Signor Conte Don Gregorio de Filippis del trapassato Conte Signor Don Trojano anche di Napoli, ivi parimenti domiciliato, dai Testimonj Signori Reverendo Canonico Aprutino Don Giacobbe Monti del fu Signor Pietropaolo, Don Michelangelo Trosini del vivente Don Giuseppe amendue domiciliati a Teramo, e da Noi Notaro.

Il Marchese Orazio Delfico ho disposto e donato come sopra

Diomira Mucciarelli Delfico

Marina Delfico accetto come sopra

Ottavio Cicconi Procuratore

Barone Michele Genovese

Conte Gregorio De Filippis promette e si obbliga come sopra

Io Canonico Giacobbe Monti sono testimonio presente e conosco i contraenti

 

c.179 v.   Io Michelangelo Trosini sono Testimonio presente e conosco le Parti contraenti

Io Regio Notaro Altobrando de Paulis Fedele del fu Giovan Basilio residente a Teramo ha rogato il presente atto scritto di aliena mano, e vi ho apposto il segno del mio Tabellionato.

 

N. prog.[ressivo] 2511

Reg.[istrato] a Teramo li 16 Giugno 1820

Vol. 18, n. 1° fol.95 v. cas. 4°

Ricevuto grana ottanta = De Angelis