De Filippis

 

De Filippis-Delfico

 

(Teramo, 1820)

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Stemma famiglia De Filippis-Delfico, Teramo, 1820

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Delfico

(Napoli, sec. XVIII)

(Teramo, sec. XV)

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News - Giugno 2007

Presentazione del libro MELCHIORRE DELFICO DELLA IMPORTANZA DI FAR PRECEDERE LE COGNIZIONI FISIOLOGICHE ALLO STUDIO DELLA FILOSOFIA INTELLETTUALE

Presentazione del libro

MELCHIORRE DELFICO

DELLA IMPORTANZA DI FAR PRECEDERE LE COGNIZIONI FISIOLOGICHE ALLO STUDIO DELLA FILOSOFIA INTELLETTUALE (1823)

a cura di Aldo Marroni, Teramo, Ricerche&Redazioni, 2007

12x19, 72 pagine

Piccola Biblioteca Scientifica Abruzzese (3)

ISBN 978-88-88925-13-4

terzo titolo della Collana di Ricerche&Redazioni 

"Piccola Biblioteca scientifica Abruzzese"

Venerdì 1 Giugno 2007 Ore 18
MAS Museo d'Arte dello Splendore
Viale dello Splendore, 112 - Giulianova

 

 

intervengono

Elisabetta Mura
Assessore alla Promozione Culturale della Regione Abruzzo

Rosanna Di Liberatore
Assessore alla Cultura della Provincia di Teramo

Francesco Tentarelli
Responsabile dell'Agenzia Promozione Culturale di Giulianova,
Regione Abruzzo

Ezio Sciarra
Ordinario di Metodologia delle Scienze Sociali
Universit
à degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti - Pescara

sar
à presente il curatore

Melchiorre Delfico, "Della importanza di far precedere le cognizioni fisiologiche allo studio della filosofia intellettuale"

Melchiorre Delfico, "Della importanza di far precedere le cognizioni fisiologiche allo studio della filosofia intellettuale"

Scheda Editoriale

 

La memoria dal titolo Della importanza di far precedere le cognizioni fisiologiche allo studio della filosofia intellettuale venne elaborata da Delfico nel 1823 in occasione di una seduta dei membri dell'Accademia Reale delle Scienze di Napoli. Giacinto Pannella e Luigi Savorini la ripubblicarono nel III volume delle Opere complete, stampate in Teramo dall'editore Fabbri, tra il 1901 e il 1904. Lo scritto è riproposto all'attenzione della comunità filosofica e degli studiosi di cultura regionale, nella stessa versione leggibile nelle citate Opere complete. L'illuminante introduzione e le puntuali note al testo di Aldo Marroni offrono l'opportunità di cogliere appieno il profondo significato filosofico dello scritto, lo stimolante contesto intellettuale entro cui Delfico operò da protagonista, la visione cosmopolita che lo ha ispirato e infine il prestigio di cui ha goduto tra gli illuministi più radicali, come si evince dalla straordinaria lettera di Destutt de Tracy pubblicata in appendice al volume.

 

Con questo suo scritto, ora qui riproposto, Delfico ci offre un compendio importante del suo pensiero e una testimonianza del suo forte legame con la filosofia francese del suo tempo, segnatamente con quella del sensista Condillac, del medico-filosofo Cabanis e di Destutt de Tracy.

 

Giovanni Gentile definì questa memoria un testo nel quale il filosofo teramano, già molto avanti negli anni, "sapeva di avervi affrontato il problema intorno al quale s'era aggirato il suo pensiero in tutta la sua vita scientifica". è impossibile, infatti, comprendere il Delfico riformatore politico ed economista senza aver prima chiarito la visione del mondo implicita in ogni sua decisione. Lo scritto, qui riproposto all'attenzione degli studiosi dopo un lungo oblio, è la testimonianza filosoficamente più alta del suo legame con gli illuministi francesi che lo consideravano un loro autorevole sodale. Non è dunque senza motivazione che Eugenio Garin lo ha ritenuto il vero rappresentante in Italia del secolo dei Lumi.

 

Per informazioni:
Ricerche&Redazioni_Giacinto Damiani editore
via Fonte Regina, 34 64100 Teramo Italia
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