| Lion 30 
      aprile 1828   
      Mia cara Marina, 
        
      Ieri l'altro siamo qui giunti dopo il più divertito ed il più felice 
      viaggio: il transito delle Alpi, che è coverto ancora in più punti di 
      molta neve, e specialmente il Mont-Cenis, presenta ad ogni passo nuove 
      prospettive, che incantano ed ingrandiscono l'animo di chi non disprezza 
      la natura. Là l'occhio non solo si pasce aggradevolmente, ma ancor si 
      prova nella sensibilità una estrema compiacenza osservando quanto 
      l'umanità vi sia curata. Soccorsi d'ogni specie sono in ogni sito pronti 
      per qualunque sinistro possa accadere ai viaggiatori. I luoghi che si 
      percorrono della Savoja avvertono che si và a lasciare l'Italia: usi 
      diversi, diversi caratteri nelle persone, diversa lingua, e soprattutto 
      quello che forma una gran differenza nell'aspetto di quei paesi sono i 
      tetti delle case, diversissimi da quelli che s'incontrano per tutta 
      l'Italia. Entrando in Francia si trova il solito fastidio della dogana, 
      dove si visita tutto tutto; ma vien fatto con tanto buon garbo, con tanta 
      civiltà che si è obbligato di ringraziarne gli esecutori. Che ti dirò di 
      Lione… Qui ad ogni passo si trovano delle novità; persino nella Chiesa, 
      ove i Canonici cantano giornalmente il loro uffizio al suon  di trombe. 
      Molte e molte cose curiosissime che ho rimarcate saranno piacevoli 
      trattenimenti quando risaremo assieme. Intanto pregoti averti somma cura, 
      e ricordarmi spesso non che a te stessa, ma anche ai carissimi Trojano, 
      Bibì, Melchiorre, e Filippetto, stringendoli sovente al seno in mia vece, 
      e pensando ch'io lo fò di qui, e dovunque stò, a tutte le ore con la più 
      viva immaginazione. Io stò sempre bene, e benissimo starò pur di spirito 
      quando potrò aver la fortuna di vedere i tuoi caratteri, nella speranza 
      che mi dian novelle analoghe ai voti del cuore. Prendi ben cura de' nostri 
      affari, e non ti spiaccia apprendermene qualche particolarità, de ve n'è, 
      dirigendo sempre le lettere a Parigi, per dove forse ci moveremo sabato 
      prossimo, e vi saremo in due giorni di viaggio. La gita a Londra è quasi 
      certa, visto il lucro che può recerci; ma questa (ti ripeto) non 
      dilazionerà il mio ritorno. Presentami alla memoria degli amici, ed a 
      quella di zio Melchiorre, e de' nostri buoni genitori, baciando per me 
      affettuosamente la mano così all'uno come agli altri. Addio, Marina mia, 
      stringimi al cuore come ti stringe con trasporto – Il tuo Gregorio – 
        
      Particolarità  
        
      A Torino  =    I tetti abitati 
                             Le donne del basso popolo con le cuffie 
                             Corre l'acqua per mezzo a tutte le strade 
        
      A Milano  =   Nell'interno dei portoni, e prima delle scale vi è 
      un'altra porta chiusa, la quale non si apre, che dovendo entrare qualche 
      carrozza. La gente a piedi passa per la casa del guardaporte. Le acque son 
      condotte con canale esterno chiuso ne' sotterranei condotti. I carretti 
      molto carichi son trasportati da quattro, 5 o sei cavalli ligati l'uno 
      dietro l'altro. 
        
      A Bologna =  Si sente la predica in Chiesa col cappello in testa. 
        
      In Savoja   =   Tetti di particolar costruzione molto dritti, e di 
      pietra – Si parla il francese – Buona gente 
        
      Chamberì   =    La nostra portantina con le ruote.   
      Lion           =    Cafè sorprendenti e botteghe eleganti – Commodi 
      Cabriolet                        Al Teatro si sta alla rinfusa e nella commedia fra una scena e l'altra 
      si suona della musica . Nel giardino delle piante si raccolgono le Signore 
      a lavorare con tutte le loro famiglie, che sono là nel giorno sedute in 
      gruppi. Chi fa calze, chi cuce, che ricama, chi legge, che scrive, chi 
      passeggia etc. 
                              Nel duomo si canta la messa ed i canonici cantano a suono del serpentone 
      (grossa tromba). 
                              Tutti i parenti e gli amici di un morto vanno 
      appresso al suo esequie - 
                              Monache ridicole - 
                              Avvocati in toga - 
                              Le donne dappertutto – polisce stivali – 
                              Le limonate –  
                              Il fatto della guerra degli 800 ragazzi per 
      Opinioni di Stato, e l'elogio della Massoneria sul f. di Lione.   
      [Indirizzo] 
      A S. E.  
      La Sig.a D. Marina De Filippis Delfico 
      Contessa di Longano 
      Naples  per  Teramo |