De Filippis

 

De Filippis-Delfico

 

(Teramo, 1820)

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Stemma famiglia De Filippis-Delfico, Teramo, 1820

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Delfico

(Napoli, sec. XVIII)

(Teramo, sec. XV)

Stemma famiglia De Filippis, Napoli, sec.XVIII

Stemma famiglia Delfico, Teramo, sec.XV

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Epistolario

Melchiorre De Filippis Delfico

Melchiorre De Filippis-Delfico alla madre Marina.

Lettera datata Napoli, 3 gennaio 1857

Ubicazione del manoscritto: Archivio privato

A cura di Lina Ranalli

Napoli 3 gennaio 1857

 

Carissima Mammà

O' ricevuto contemporaneamente due vostre carissime, cioè, una in data del 27 e l'altra in data dei 29 del p. p. mese, da tutte e due rilevo con il solito piacere le vostre buone nuove e quelle di tutta la famiglia, mentre di me posso dirvi lo stesso, godendo perfetta salute, ed assicurandovi che non ò sofferto nulla della rottura dei vetri nel giorno dello scoppio della polveriera.

Credo inutile ripetervi, che sino ad oggi non ho ricevuta la robba che voi sapete, perché m'immagino che voi diggià saprete il motivo di tale mancanza. Vi assicuro che sono curiosissimo di conoscere qualche cosa, come gli amici e parenti, ai quali si doveva mandare detta robba, sono nella medesima curiosità.

O' ricevuto la polizza di ducati cinquanta, e mi occuperò subito della vostra commessione, e procurerò di eseguirla con tutta esattezza. Giacchè voi mi dite che non avete molta premura di averla subito, così vorrei sapere se la carta vi piacerebbe oscura, oppure chiara. A me piace oscura. Dippiù io crederei che invece di mettere per sopra la striscia di carta, si potrebbero prendere quelle bacchette dorate, che sono molto più decenti della carta, e la differenza della spesa, sarebbe di poco. Attendo perciò una vostra risposta a tal riguardo, e vi assicuro che vi servirò con precisione, sperando che il mio gusto sulla scelta della carta, si uniformi al vostro.

Circa  la notizia che volete sapere, per quel giovane che vorrebbe venire in questa Capitale per studiare la musica, vi dico, che non v'è altro mezzo che fare una domanda al Ministro della Pubblica Istruzione per ottenere una mezza piazza franca nel Real Collegio di Musica. Io non saprei che altro consigliarvi.

Riguardo a quella supplica che mi mandaste tempo fà, e che io la passai al Direttore; vi fò sapere che è stata conservata, vale a  dire, non sè n'è tenuto conto. Questo mi dispiace, ma io non ò che farci.

Finisco intanto pregandovi dei miei soliti saluti a tutti di casa, mentre con rispetto vi bacio la mano, e mi ripeto.

 

Il Vostro Aff. mo Figlio

Melchiorre

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Un ringraziamento particolare al Dott. Tommaso Santoro per aver messo a disposizione il documento originale.